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       La sicurezza all’università non passa
da sanzioni e sospensioni

 

Dopo mesi che si parla di come riaprire in sicurezza scuola e università, in pochissimo tempo si trova la soluzione con il green pass e si rende esecutivo un provvedimento che non ha precedenti, la sospensione dal lavoro e dallo stipendio per la mancanza di un vaccino non obbligatorio per legge. Come si fa a non avere dei legittimi sospetti che lo scopo non sia la salute pubblica, ma l’attacco ai diritti dei lavoratori?

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RINNOVO CCNL 2019-21 UNIVERSITA’

BASTA PROMESSE,
VOGLIAMO UN 
CONTRATTO VERO!

 

Il CCNL dell’Università così come quello di tutto il Pubblico Impiego è ormai scaduto da più di 2 anni, dopo averlo subito nel 2018 alla vigilia delle elezioni. Un rinnovo contrattuale che non ha affrontato gli annosi problemi del comparto, ora accentuati dalla pandemia e dalle carenze di organico determinate dai molti pensionamenti.

ORA IL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO E BIBLIOTECARIO DELL’UNIVERSITA’ VUOLE UN RINNOVO CONTRATTUALE VERO!

E’ da tempo che USB P.I. lo rivendica e leggendo l’atto di indirizzo emesso con grande ritardo dal MUR (Ministero Università e Ricerca), documento propedeutico ad avviare gli incontri per il rinnovo contrattuale 2019-2021, leggiamo con piacevole sorpresa che molte nostre richieste sono state accolte:

Accogliamo dunque favorevolmente l’intenzione di:

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VOGLIAMO RESTITUIRE IDENTITA’ AL COMPARTO E AL PERSONALE UNIVERSITARIO

Negli ultimi 10 anni sono stati persi oltre 5 miliardi con i tagli sul Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO).

Il peso più grave di questo stato di cose si è abbattuto sul personale tecnico, amministrativo e bibliotecario delle Università e dei Policlinici Universitari, che oggi risulta essere quello con le retribuzioni più basse di tutto il Pubblico Impiego.
Lo stesso personale che durante la pandemia, nonostante la carenza di organico e i salari irrisori, ha permesso il funzionamento in emergenza degli Atenei.

Nel contesto Europeo, l’Italia risulta all’ultimo posto come finanziamento statale dell’Università, al penultimo per numero di giovani laureati e con metà dei ricercatori di Francia e Inghilterra.

USB RIVENDICA UN RINNOVO DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO (CCNL)
PER L’UNIVERSITA’ CHE DEVE:

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pubblicato il 13 Maggio, 2021

            Sciopero 21 maggio, perché per la sanità e la salute
non andrà tutto bene

Se sbagliare è umano, perseverare nell’errore è sicuramente diabolico e chi, ottimisticamente, pensava che la pandemia avrebbe portato a individuare la tutela della salute e la spesa sanitaria come prezioso investimento e non come una spesa da abbattere, rimarrà deluso. Nessun cambio di passo né di visione anzi, quello che si profila, è un brusco ritorno alla gestione e al finanziamento del SSN pre-pandemia.

Il DEF del mese scorso certifica infatti che nel triennio 2022-2024 la spesa sanitaria dovrà essere portata al 6,3% del PIL, con una riduzione di un punto rispetto a quella attuale, confermando la previsione di spesa fatta nel 2019 e questo, di fatto, va a significare che le maggiori spese per il personale sanitario, comunque in gran parte precario, per l’aumento dei posti letto di terapia intensiva e per la diagnostica legata al Covid, sostenute  per affrontare la pandemia non saranno consolidate e l’Italia tornerà ad avere una spesa sanitaria inferiore alla media UE e drammaticamente inferiore a quella di nazioni avanzate quali, a esempio, Francia e Germania.

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