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pubblicato il 25 Aprile, 2020


I RETTORI VOGLIONO FAR RIPARTIRE LE UNIVERSITÀ A COMINCIARE  DALLA RICERCA.         
 

MA COME? 

 

La fretta di riaprire dichiarata dai Rettori e a iniziare dai laboratori di ricerca, a parere di USB dimostra cosa è diventata l’Università.

Dopo anni di abbandono, oggi ipocritamente sembra che finalmente venga rivalutato il ruolo della Ricerca.  Una Ricerca a cui sono state sottratte per anni le risorse umane e finanziarie necessarie, obbligando gli Atenei a dedicarsi quasi esclusivamente alla ricerca applicata.

Nelle università il ruolo dei ricercatori è ad esaurimento, sostituiti da figure tutte precarie. Le risorse finanziarie vengono quasi completamente dal mondo delle Imprese, senza contare spin-off e incubatori compartecipati dalle università, ma finanziate da Fondazioni universitarie e bancarie, che ora chiedono di riaprire senza farsi scrupoli.

Dal canto nostro, crediamo nella Ricerca e siamo consapevoli che questa abbia la necessità di ripartire, ma vogliamo la certezza che la scelta non sia motivata dall’idea di buttare in campo carne da macello (ricercatori precari, assegnisti e dottorandi) per soddisfare le esigenze imprenditoriali della finanza e dell’impresa.

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pubblicato il 20 Aprile, 2020

Emergenza COVID:per il personale della Sanità un premio economico UNA TANTUM e AD ESCLUDENDUM.

E li chiamano EROI…

 

La Regione Lazio intende riconoscere un premio economico, INDENNITA’ COVID, per compensare nel periodo dell’emergenza, il disagio e l’eccezionale e straordinaria attività svolta dai dipendenti del sistema sanitario regionale.

Una emergenza da cui non si sa quando ne usciremo, ma il premio è UNA TANTUM e i fondi stanziati non sono neppure sufficienti per erogare l’indennità a tutto il personale impegnato per l’emergenza.
Sono esclusi, infatti, i dipendenti delle ditte in appalto per i servizi esternalizzati e buona parte del personale che opera in alcune strutture ospedaliere riorganizzate in Covid Hospital. Una esclusione inaccettabile che accentua ancora di più la disparità di trattamento tra chi, svolgendo lo stesso lavoro, subisce lo stesso rischio e uguale disagio.
Perché non si può dare a tutti, questa è la risposta.      

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UNIVERSITA’, RICERCA E SANITA’ NON POSSONO ESSERE LEGATE ALL’ECONOMIA.

L’emergenza che stiamo vivendo dovrebbe averci insegnato qualcosa! ! !

 

I vincoli economici imposti dall’Europa sono stati applicati in Italia in primis alla Sanità, Formazione, Ricerca e Previdenza, secondo una logica di profitto, che ha quasi interamente svuotato le storiche funzioni sociali di questi settori.

L’obbligo del pareggio di bilanciol’Italia è stato il primo Paese che lo ha inserito in Costituzione – si è rivelato per quello che è: uno strumento politico utile a riformare i settori sociali attraverso una politica di tagli lineari unicamente a favore del privato.

Scelte politiche che confliggono con il diritto ad un servizio sanitario di qualità e con i principi di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

I risultati li vediamo in questi giorni difficili, dove l’Italia sta faticando nell’ individuare strumenti necessari per prevenire e per curare il virus, in assenza di strutture sanitarie e, soprattutto, di personale sufficienti.

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pubblicato il 28 Marzo, 2020

PER CONTENERE  IL CONTAGIO PRESSO IL PTV,  COVID HOSPITAL 4,  USB CHIEDE DI SOTTOPORRE A TAMPONE TUTTO IL PERSONALE DIPENDENTE ED ESTERNALIZZATO 

 

Viviamo tutti un momento difficile e non abbiamo garanzie di una rapida riduzione della pandemia. Le notizie provenienti dalle zone contaminate, in particolare da quelle del nord Italia, nei giorni scorsi hanno testimoniato un preoccupante incremento dell’epidemia tra la popolazione e tra il  personale sanitario contagiato negli ospedali da pazienti o da altri operatori sanitari Covid-19 positivi, ma asintomatici.

Purtroppo dai centri di cura arrivano testimonianze che documentano per di più una assurda incapacità di chi è preposto ad organizzare  e gestire l’emergenza, anche nel tutelare la salute degli operatori sanitari.

A fronte delle aperture di nuovi ospedali o nuovi posti letti per la terapia intensiva, tuttora mancano dispositivi e vestiario di sicurezza per gli operatori sanitari;  manca il personale e i nuovi assunti sono inseriti operativamente nei luoghi di cura senza una preventiva formazione; non si attuano  protocolli operativi per percorsi di assistenza dei malati e di bio-contenimento.

Il 4 marzo USB ha inviato al Rettore e al Commissario Straordinario del Policlinico universitario Tor Vergata una richiesta articolata di informazione circa le azioni intraprese presso l’ospedale al fine di tutelare la salute del personale e più in generale la salute pubblica.

Il 26 marzo a tutte le Organizzazioni Sindacali presenti è arrivata una nota dettagliata sulle misure adottate..
USB ha risposto chiedendo un intervento strutturale di prevenzione: l’esecuzione periodica del tampone a tutto il personale dipendente ed esternalizzato.

Di seguito riportiamo la richiesta di USB.

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