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pubblicato il 12 Ottobre, 2022

            Facendo seguito alla propria nota del 12 luglio u.s., USB Università Tor Vergata ha inviato la richiesta (in allegato) all’attenzione della Amministrazione di questa Università, affinché siano resi disponibili per il personale le risorse risparmiate nel 2021. 
Con l’emanazione del c.s. decreto Aiuti bis i dipendenti possono usufruire di speciali agevolazioni fiscali fino alla concorrenza di 600,00 euro se, ovviamente, le Amministrazioni provvedono a erogare entro l’anno altrettante risorse di bilancio a integrazione del welfare ordinario. Alcune università hanno già disposto provvedimenti in tal senso (vedi 2 ° documento allegato). Siamo a conoscenza che, attualmente, l’Amministrazione sta portando a compimento l’accordo sull’utilizzo delle risorse risparmiate nel 2020 per un importo individuale di circa 250,00 euro, ma anche per questa trance finora non vi è certezza che il personale possa usufruirne prima della fine dell’anno.     



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pubblicato il 2 Settembre, 2022

Mentre USB si opponeva ai Fondi integrativi con scioperi, manifestazioni di protesta e comizi, i sindacati confederali e c.d. autonomi, dopo aver contribuito allo smantellamento della previdenza pubblica, hanno concluso accordi, promosso lo sviluppo dei fondi pensione organizzando convegni e assemblee dei lavoratori per il decollo della previdenza complementare in tutto il pubblico impiego.  L’accordo del 16.09.2021, con il quale si legittima il “silenzio-assenso” per l’adesione al Fondo pensioni integrativo, sta intrappolando i giovani assunti, a partire dal 2019.
I sindacati promotori non stanno tutelando gli interessi dei lavoratori, ma solo i propri dato che sono i co-gestori dei Fondi Integrativi.

I fatti, però, dimostrano che i rendimenti dei fondi pensione legati alle imprevedibili fluttuazioni dei mercati azionari sono aleatori e che il TFR/TFS è di gran lunga più conveniente

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pubblicato il 31 Agosto, 2022

Abbiamo ricevuto richieste di chiarimenti riguardanti la busta paga del mese di agosto che presenta varie voci a conguaglio e arretrati a fronte di uno stipendio più basso del previsto.

Ricordiamo, innanzitutto, che una busta paga simile è stata ricevuta a seguito dei passaggi PEO del 2019 (busta paga novembre 2020) e del 2020.

Quindi, sicuramente, entro il mese di luglio è stata conclusa la procedura avviata con il bando PEO 2022, stabilita con l’accordo sindacale del 2021, che comporta:

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Dopo la discussione fumosa sul nuovo ordinamento universitario, all’Aran hanno iniziato a parlare degli incrementi salariali che dovrebbero assicurare l’adeguamento degli stipendi universitari al costo della vita.

Ci viene riferito che l’incremento sarà mediamente del 4,2% a regime, ossia alla firma dell’accordo dato che il contratto è scaduto. Non per tutti, però. Ricordiamo, che dal 4,2% bisogna sottrarre lo 0,42 corrispondente all’elemento perequativo che i dipendenti fino alla categoria D2 già percepiscono in busta paga e l’indennità di vacanza contrattuale, pure questa già in busta paga.

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